Guido Farinelli, nato a Spoleto, vive e lavora a Roma. Laureato in Scienze Politiche (biografia all’interno), è tra gli ideatori del “Festival di Storia” del Cinema Palazzo e collabora con il Comune di Mentana per “Storia in Corto”, prima rassegna dell’audiovisivo storico. Dal 2020 partecipa a «Geo» su Rai Tre come “storico della gastronomia”.
Dal 2021 dirige la collana “La Storia in Cucina” (Edizioni Era Nuova) per cui ha pubblicato il libro Il tartufo nero. Storia, leggende e ricette.
Il progetto “La Storia in cucina” propone un viaggio tra sapori e profumi della cucina italiana e non solo, un percorso che ci permette di riscoprire alcuni dei momenti più affascinanti della storia dei nostri territori, fatta di migrazioni, di cospirazioni, segreti, resistenze e tumulti. Attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti (cucina, narrazioni, musica, arte, reading) si costruisce un’esperienza ispirata alla public history, una modalità innovativa di diffusione della conoscenza storica, un format che si è affermato da diverso tempo nel mondo anglosassone e che, negli ultimi anni, si sta affacciando anche sulla scena del nostro Paese.
La ricotta è uno dei prodotti più straordinari della nostra cultura gastronomica, il suo nome deriva dal termine latino recoctus, che si riferisce alla doppia cottura del siero.
Il procedimento per ottenere questo straordinario prodotto ha in sé qualcosa di alchemico come un po’ magica è anche la sua storia, che ci porta a riscoprire mondi lontani, miti e leggende; un viaggio che ci parla di povertà, di sacrifici, di resistenze, di lotte e di tanto altro.
Pregiudizi di tipo sociale che relegavano i latticini, ed in particolar modo la ricotta, alla dieta dei poveri e dei contadini, hanno generato nel tempo una sua percezione come piatto “plebeo” ed è forse questo uno dei motivi che spiegano la sua lunga marginalizzazione, fin quasi alla scomparsa.